- Settembre 19, 2024
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Dagli pneumatici all’alimentazione, scegli il carrello giusto per la tua attività! Scegli la qualità e la sicurezza dei carrelli elevatori Ve.car.
Hai mai pensato a quanto siano importanti i carrelli elevatori nello svolgimento della tua attività?
Che si tratti di una conceria, di una cartiera, di un vivaio, di un’azienda che lavora i tessuti oppure di un piccolo o grande magazzino, il muletto è un dipendente instancabile, sempre pronto a venire in aiuto nel momento del bisogno: pallets carichi da spostare da una stanza all’altra o da riporre in alti scaffali non sono affatto un problema.
Per questo motivo è importante scegliere dei carrelli elevatori di qualità, in modo da evitare qualsiasi tipo di fermo produzione ed avere sempre a disposizione una macchina pronta all’uso.
Ma che cosa si deve considerare nel momento in cui si decide di acquistarne uno per la propria attività? Quali sono le componenti essenziali?
Indice dei contenuti
Montante carrello elevatore: che cos’è?
Partendo dall’alto, uno dei componenti più importanti del carrello elevatore è senza dubbio il montante.
Chiamato anche colonna, il montante permette di sollevare ed inclinare le forche per prelevare, trasportare e immagazzinare le merci.
Più alti o più bassi, di montanti ne esistono diverse tipologie tra cui poter scegliere a seconda delle necessità, considerando anche l’altezza dei ripiani più alti del magazzino a cui il muletto deve arrivare, così come quella di porte e portelloni attraverso le quali dovrà passare nel corso dei turni di lavoro.
La tipologia “classica” è il montante simplex composto da due slitte di sollevamento, in grado di raggiungere altezze piuttosto importanti senza rinunciare alla visibilità dell’operatore.
Per magazzini dalle altezze importanti si può optare invece per i montanti triplex dotati di alzata libera.
Forche del carrello elevatore: quali scegliere?
Scorrendo lungo il montante verso il basso, troviamo un’altra componente essenziale del carrello elevatore: le forche.
Questi dispositivi in acciaio sono le vere e proprie braccia del muletto che consentono di inforcare, sostenere e spostare pallet, oggetti e merci di vario tipo.
Anche in questo caso è fondamentale dotare il carrello elevatore delle forche più adatte allo svolgimento del lavoro, evitando qualsiasi danno ai prodotti trasportati e alla struttura del magazzino, scegliendo quindi la giusta lunghezza, altezza e tipologia.
Inoltre, è bene sottolineare che, oltre alle classiche forche, esistono degli accessori in grado di adattarsi a diversi campi di applicazione.
Un esempio? Nell’industria cartaria spesso vengono installate delle vere e proprie pinze studiate appositamente per il sollevamento, il trasporto e la movimentazione delle bobine e delle balle di carta.
Alimentazione: carrello elevatore diesel o elettrico?
Arriviamo poi al vero e proprio cuore del carrello elevatore: il motore.
Elettrico o termico la scelta dipende dalle singole esigenze: come abbiamo spiegato anche nell’articolo “Carrello elevatore elettrico o termico: quale scegliere?”, oltre ad una differenza nella tipologia di carburante necessaria per muovere la macchina, la scelta tra i due deve essere effettuata considerando anche l’impiego che verrà fatto del carrello, le prestazioni che si vogliono ottenere e l’ambiente nel quale si desidera operare.
Per gli ambienti chiusi, gli elettrici sono sicuramente i più adatti e gli unici utilizzabili per Legge, più maneggevoli e meno ingombranti ma comunque in grado di mantenere alte le performance riducendo, allo stesso tempo, i costi di gestione.
Decisamente più indicati per gli spazi esterni e per turni di lavoro prolungati sono invece i carrelli elevatori termici che, grazie all’altezza dal suolo e alle dimensioni delle ruote sono in grado di lavorare anche su pavimentazioni sconnesse, bagnate o sporche.
Pneumatici, non sono tutti uguali!
Così come per tutti gli altri componenti del carrello elevatore, anche gli pneumatici devono essere scelti a seconda dei carichi, delle superfici e delle altezze a cui si lavora, per cui si opterà per delle gomme pneumatiche o per delle gomme superelastiche (trovi tutte le specifiche nell’articolo “Pneumatici per carrelli elevatori: quanto sono importanti?”)
La scelta dell’una piuttosto che l’altra dipende dalla situazione, dal tipo di superficie su cui verranno utilizzate le gomme e dall’ambiente operativo (interno o esterno), oltre che dal comfort e dalla resistenza desiderata.
Cabina: quanto conta?
Ultimo componente, ma non per importanza, è la cabina, la postazione del conducente.
Spesso trascurata, in realtà quest’area di lavoro deve essere curata nei minimi dettagli: oltre a garantire una visibilità adeguata anteriore e posteriore per consentire il corretto spostamento delle merci, la cabina deve garantire il giusto comfort per il conducente, riducendo le sollecitazioni fisiche e l’affaticamento.
La più confortevole del mercato è la guida con il Linde Steer Control, un comando innovativo che consente di ridurre al minimo indispensabile le componenti presenti all’interno della cabina di guida, guadagnando in spazio e comodità, oltre ad una maggiore manovrabilità del mezzo.
Per scegliere il carrello elevatore giusto è quindi essenziale effettuare una prima analisi di quelle che sono le esigenze e gli ambienti di lavoro per poi scegliere il montante più adatto, così come le forche, l’alimentazione e gli pneumatici più indicati.
Carrelli elevatori Ve.car: qualità, performance e assistenza
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